Translate

giovedì 27 novembre 2014

"Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi
amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
  balenando in burrasca."

Vincenzo Cardarelli

martedì 25 novembre 2014

Ancella dell’anima

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

La mia anima
in gabbia
piange lacrime di sale...
Sogna d correre
immagina il mare.
Senza cronometro
lontana dal tempo,
triste s’ascolta
canta l’evento.
Ecco che arriva
l’attesa passò
or non più una lacrima lei regalò:
le sbarre si sciolsero
d’un lampo Su!
Lei spiccò il volo
ed io non la vidi più.

-Ciò Dimmelo-

sabato 22 novembre 2014

Scegliamo chi essere o siamo già "chi"?

E' interessante la questione aperta questo pomeriggio e nata, diciamo così, "per caso".
Noi scegliamo d'essere in un determinato modo o siamo già?
Possiamo scegliere che maglione indossare, che lavoro puntare a fare, ma non siamo già amanti, rispettivamente, d'un colore o di un'ambizione?
Noi scegliamo di non essere cattivi, d'essere orgogliosi, ma siamo già buoni o sinceramente spontanei?
Il problema è tutto li: siamo già o scegliamo d'essere in un determinato modo piuttosto che in altro?
Ritengo noi siamo già qualcuno, materia da plasmare, migliorare, limare. Questa materia irradia le nostre scelte, in questo modo possiamo mostrarci, annunciarci, esprimerci per quel che siamo. Noi siamo. Non scegliamo chi essere.
Quand'ero piccolina, la mattina alzandomi dal letto credevo d'esser tanto potente da poter decidere di che umore vivere la giornata, e lo decidevo veramente!! seduta nel letto mi dicevo: oggi sarò, sarò, sarò... FELICE!! altre volte un po' giù.. e funzionava davvero! Altre volte volevo essere gioiosa ma non mi riusciva.. così me lo imponevo e fuori si rideva, dentro mica tanto.
Così, al di là dei sogni d'una bambina, noi possiamo scegliere. Ci mancherebbe!! Il libero arbitrio è molto importante e troppo comodo sarebbe adagiarsi sugli allori del proprio ego sostenendo d'essere  in un determinato modo e non poter farci niente.
Ma, noi siamo.
Non scegliamo chi essere.
Così come un pino nasce pino ed un pioppo nasce pioppo, noi siamo.
Possiamo migliorarci, limitarci, estremizzarci (lasciatemelo passare), scegliere come governarci.
Ma siamo.
Ed esserne consapevoli, non è soltanto conquista di grande serenità e fonte d'energia, grazia, coerenza e forza... esserne consapevoli è solo l'inizio d'una vita che crea e dalla radice si rigenera.

(Se riscontrate qualche errore calligrafico, scusatemi, ma ho riflettuto e digitato in 10 minuti, che se non faccio così non posso mai scrivere stupidaggini in questo blog!)

martedì 11 novembre 2014

Giochi tutti i giorni con la luce dell'universo.
Esile visitatrice, tu giungi nel fiore e nell'acqua.
Sei più di questa testolina bianca che stringo
come grappolo tra le mie mani ogni giorno.
Non assomigli più a nessuna da quando ti amo.
(...)


P. Neruda

domenica 9 novembre 2014

Fernando Pessoa

Dietro quella finestra
la cui tenda non muta
situo la vista di lei
che l'anima studia in sé stessa
nel desiderio che la rivela.

Non ho difetto d'amore.
Chi m'ami non manca.
Ma altro sapore avrebbe,
se ciò accadesse all'interno
di quella alta finestra.

Perché? Se sapessi, avrei
tutto che avere desidero.
Amai un tempo la Regina,
e c'è sempre nella mia anima
un trono da occupare.

Ogni volta che posso sognare,
ogni volta che non vedo, situo
il trono in quel luogo;
oltre la tenda il focolare,
oltre la finestra il sogno.

Così, passando, intreccio
l'artificio della strada
e un poco di me m'oblio.
Poi più nulla chiedo alla vita,
tranne d'esserne il vicino.da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-13929>

mercoledì 5 novembre 2014

Canto d'andare


Ascolta l'andare, lento del vento
trascina sospiri d'eterno cambiare
s'accende di luci, brilla sul mare
soffio di vita: ti sfioro, ti sento.

lunedì 3 novembre 2014

Voce dal passato

Dicono che studiare quelle che loro chiamano "lingue morte" come il latino e il greco non serva a niente... Beh gli conviene. Per usare un'argomentazione a caso vorrei dire che il termine "Municipio" deriva da "munia capio" ossia: "mi assumo degli obblighi, dei doveri"... mica dei diritti. Fine.

sabato 1 novembre 2014

Ragazza dalle guance di pesca

O ragazza dalle guance di pesca,
O ragazza dalle guance d’aurora,
Io spero che a narrarti riesca
La mia vita all’età che tu hai ora.
Coprifuoco: la truppa tedesca
La città dominava. Siam pronti.
Chi non vuole chinare la testa
Con noi prenda la strada dei monti.

Silenziosi sugli aghi di pino,
Su spinosi ricci di castagna,
Una squadra nel buio mattino
Discendeva l’oscura montagna.
La speranza era nostra compagna
Ad assaltar caposaldi nemici
Conquistandoci l’armi in battaglia
Scalzi e laceri eppure felici.

Avevamo vent’anni e oltre il ponte
Oltre il ponte che è in mano nemica
Vedevam l’altra riva, la vita,
Tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte,
Tutto il bene avevamo nel cuore,
A vent’anni la vita è oltre il ponte,
Oltre il fuoco comincia l’amore.

Non è detto che fossimo santi,
L’eroismo non è sovrumano,
Corri, abbassati, dài, balza avanti,
Ogni passo che fai non è vano.
Vedevamo a portata di mano,
Dietro il tronco, il cespuglio, il canneto,
L’avvenire d’un mondo più umano
E più giusto, più libero e lieto.

Avevamo vent’anni e oltre il ponte
Oltre il ponte che è in mano nemica
Vedevam l’altra riva, la vita,
Tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte,
Tutto il bene avevamo nel cuore,
A vent’anni la vita è oltre il ponte,
Oltre il fuoco comincia l’amore.

Ormai tutti han famiglia, hanno figli,
Che non sanno la storia di ieri.
lo son solo e passeggio tra i tigli
Con te, cara, che allora non c’eri.
E vorrei che quei nostri pensieri,
Quelle nostre speranze d’allora,
Rivivessero in quel che tu speri,
O ragazza color dell’aurora.

Avevamo vent’anni e oltre il ponte
Oltre il ponte che è in mano nemica
Vedevam l’altra riva, la vita,
Tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte,
Tutto il bene avevamo nel cuore,
A vent’anni la vita è oltre il ponte,
Oltre il fuoco comincia l’amore.


Italo Calvino