Translate

lunedì 26 gennaio 2015

OMNIA VINCIT AMOR et nos cedamus amori!

Abbiamo bisogno di pace e finchè ciascuno penserà alla sua non potremo mai dirci umani. 
Gli umani sono uniti, nascono dalla stessa radice, vivono insieme e muoiono insieme. 
Non separateci, amiamoci e preghiamo, perchè da cristiana trovo spaventoso tutto il dolore urlato dal mondo, e la sordità di politici e popolo preoccupati soltanto del loro fondo. 
Preghiamo per la pace, per l'amore, la salvezza, la speranza e la gioia del vivere, che molti disprezzano e mortificano. 
Il Signore non tace, ed io non temo. 
Sono Cristiana ed Amo.


Così non comprendo perchè gli estremisti possano permettersi d'urlare odio al mondo ed i cristiani stiano ad ascoltare, muti e silenziosi, nella preghiera di giorni che affidano soltanto a Dio. 

Timidi, come bimbi vittime di bullismo, tacciono l'amore come fosse un bene da custodire gelosamente e segretamente. Testa bassa, incredulità, vittimismo.
Non siamo noi le vittime. I terroristi lo sono. Noi siamo la Forza da urlare e non tacere, l'Amore da promulgare e non rinchiudere, la Speranza da seminare come grano nei cuori di chi è rapito dall'inquietudine, dalla solitudine, dall'odio, da Satana.
Il Diavolo esiste e va innanzitutto riconosciuto. Ed io non posso tacere, perchè amare Dio non è vergogna, ma amore ed io non temo di riconoscere e proteggere.
Proteggere l'anima di chi è arma e non mano, proteggere l'anima di chi "non sa quel che fa", di chi è freddo ed ha bisogno d'esser liberato. 
Che se uccidere la madre, il fratello fosse lo scopo della vita, non saremmo stati messi al mondo e loro han da capirlo che il perdono riscalda più dell'orgoglioso risentimento.
Amiamoci. Urliamo all'odio l'amore. Perchè loro possono e noi cristiani no? Rispettiamoci, ma nell'amore. E' giusto non tacere, perchè essere cristiani non è una vergogna. 
Esplodete insieme a me  d'amore per la vita, nella vita. Terrena.



martedì 13 gennaio 2015

Sonetto 35

"Non essere piú preso da pena per quello che hai fatto:
Hanno spine le rose, e fango, l'argentea sorgente:
Le nuvole e le eclissi intorbidano luna e sole,
Il cancro ripugnante vive nel bocciuolo piú tenero.
È umano commettere errori, ne commetto uno io stesso
Quando mi provo a discolparti facendo paragoni,
Corrompendo me stesso per porgere unguento al tuo male,
Scusando i tuoi peccati piú di quanto non converrebbe;
Poiché un senso vado trovando ai tuoi falli sensuali,
- Diventa tuo avvocato chi dovrebbe invece accusarti, -
Intento in piena regola una causa contro di me:
Tale guerra civile tra il mio amore e la mia rabbia infuria,
Che non posso non diventare complice necessario
Di quel dolce ladrone che acerbamente mi depreda."

sabato 3 gennaio 2015

Sempre


Se muta foss’io
Il sole parlerebbe per me
E brucerebbe i sogni
Le passioni
Ogni corrente che allontanarmi vuol da te.

Non c’è fiume in un pozzo di parole
Che codarde fingono
Non te anelare

Canta
Io ti seguirò.



-Il vapore non appanna gli occhi-
Da molto, ormai,
non sogno più di te.
E' una liberazione.

L'ultima notte
camminammo, vicini.
Parlavi dei tuoi giorni
non sottacevi la tua essenza.
Tra quei sassi ben incastonati
dove amavamo stare,
così passeggiavamo
senza più recriminare.
Un venticello fresco
un sorriso moltiplicato
la serenità di un saluto donato.
Da quella notte, ormai,
non sogno più di te.

Vi ho predonato.
"Batte la luna soavemente,
di là dai vetri,
sul mio vaso di primule:
senza vederla la penso
come una grande primula anch'essa, 
stupita,
sola,
nel prato azzurro del cielo."
-Antonia Pozzi-